Le prime voci russe riguardo l’ipotetica perdita di contatto con un aereo passeggeri questa mattina sono partite dalle autorità preposte della Federazione russa. Questi avevano diramato una nota in cui si annunciava l’assenza contatti radio con un aereo a bordo del quale risultavano imbarcati 28 passeggeri.
Nel range di quadratura del radar l’aereo è scomparso improvvisamente senza che alla torre di controllo sia giunta alcun segnale di soccorso.
A conferma della sparizione, anche il sistema di rilevazione elettronica IFF, utilizzato per la geolocalizzazione dei velivoli civili e talvolta anche dei militari, ha immediatamente cessato l’invio del segnale.
Il poco tempo la notizia è stata ripresa dalle principali agenzie russe Ria Novosti e Tass. Citando i servizi di emergenza aeronautici russi, hanno confermato la sparizione del velivolo russo. L’aereo, con a bordo 28 persone tra cui 2 bambini e 6 membri dell’equipaggio, era in servizio per una rotta estremo orientale.
Partito da Petropavlovsk-Kamchatsky ed era diretto a Palana nella Penisola di Kamchatka.
Difficile definire con precisione l’area dell’impatto, per ora si ricerca in una zona a 25 km di distanza dall’aereoporto di Palana, zona dell’ultimo segnale ricevuto.
Sono impiegate forze armate per la ricerca sia via terra che in mare attraverso l’ausilio di caccia intercettori, squadre di soccorso navale, aereo e ci si affida anche a due elicotteri Mi-29.
Si cerca utilizzando sia apparecchiature elettroniche che dispositivi ottici di bordo.
Secondo alcune fonti non confermate dalla Federazione russa sembra che i soccorsi abbiano trovato lungo la costa dell’isola. Ciò permetterebbe in poche ore di indentificare con precisione il luogo dell’impatto e attuare il protocollo di sicurezza.
L’errore umano del pilota durante le manovre necessarie alla fase pre-atterraggio sarebbe la causa dell’incidente, date le avverse condizioni climatiche della zona.
La tipologia di aereo precipitato
L’aereo scomparso è un An-26, ovvero un per Antonov, uno dei principali costruttori russi, oltre che fornitori anche in ambito militare. Si tratta di una società costruttrice che anche in passato è balzata alla cronaca di incidenti aerei soprattutto nelle sue versioni meno tecnologiche cedute alle compagnie dell’Africa o del Centro America. L’ultimo grave incidente aereo in Russia risale a maggio 2019, quando un Sukhoi Superjet 100 della compagnia Aeroflot. Durante la fase di decollo venne colpito da un fulmine e, a causa di un’avaria delle strumentazioni elettroniche di bordo, fu costretto ad una manovra di atterraggio di emergenza e prese fuoco sulla pista di un aeroporto di Mosca.
Nell’incidente morirono più della metà degli occupanti grazie all’intervento tempestivo delle unità di soccorso.