In onore di Gioacchino Rossini, famoso compositore d’opera nato a Pesaro nel 1792, nasce il cantiere nautico Rossini, specializzato in refitting di yacht di lusso. A settembre 2021 è avvenuta l’inaugurazione di due capannoni dal design moderno ed iconico: ispirandosi alla forma dei grandi predatori marini, i progettisti chiamano “squali” i nuovi hangar 100% made in Italy. In effetti, la loro funzione è quella di “divorare” grandi yacht destinati a manutenzione, restauro o ammodernamento, attraverso processi industriali all’avanguardia e in ottica green.
Gli obiettivi del nuovo cantiere
Il refitting nautico coinvolge un insieme di interventi di varia natura. A seconda del tipo di lavorazione e della zona dello yacht da trattare, è possibile operare direttamente in banchina o in un luogo chiuso adeguato.
La configurazione dei nuovi capannoni Rossini consente di lavorare, al loro interno, su due yacht da 50 m in modo parallelo. Questa possibilità garantisce agli armatori di rientrare nei tempi e nei costi previsti per la commessa. Inoltre, è possibile realizzare basi di atterraggio per elicotteri (helideck).

L’obiettivo di questa zona cantieristica è quello di diventare un punto di riferimento per tutti gli armatori che cercano soluzioni di alta qualità e un approccio green per ottenerle. Come vedremo in modo più specifico, il rispetto per l’ambiente, per il contesto marittimo in cui i due “squali” si sono inseriti e per le risorse che il nostro territorio può offrire, è un parametro costante sin dalle fondamenta della struttura. La qualità dei servizi di refitting e di manutenzione invernale è garantita dall’uso dalle più moderne tecnologie e da un’accurata selezione di operatori specializzati. Come in altri cantieri italiani, il progetto del cantiere Rossini prevede anche un crew village : una sorta di villaggio in cui capitani, armatori ed equipaggi di yacht, possono soggiornare e seguire, da vicino, tutte le fasi di lavorazione.
Caratteristiche del cantiere
- Il nuovo cantiere nautico occupa una superficie di circa 15.000 m2, all’interno della zona marittima di Pesaro.
- La banchina, lunga circa 120 m, consente l’ormeggio di 12 yacht dai 22 ai 55 m. Essa è completa di colonnine pop-up per i collegamenti alla rete elettrica di terra (a 400V – 125/250 Ah), all’impianto di acqua dolce, alle prese d’aria compressa ed alle tubazioni per lo scarico di acque grigie e nere degli yacht. Qui, essi possono ricevere gli interventi di manutenzione che non richiedono l’uso dei capannoni.

- Il cantiere è provvisto di un grande magazzino di 350 m2, destinato allo stoccaggio di pezzi di ricambio e di materiale di riserva. Un magazzino ben fornito è un requisito importante per un cantiere che si pone come officina di riferimento per gli armatori. Poter usufruire di attrezzature subito disponibili, riduce in modo notevole i tempi di consegna al cliente, in special modo quando insorgono imprevisti.
- Più di 3000 m2 sono occupati dai due grandi “squali”, capannoni dove avvengono tutte le lavorazioni che richiedono un ambiente chiuso.
- Un’ampia zona è dedicata agli uffici, alle sale conferenza e al crew village. Gli edifici sono in stile contemporaneo, provvisti di 16 alloggi di lusso, palestra, piscina, SPA, aree di ritrovo e d’intrattenimento.
Macchine sollevatrici:
- Un Travel Lift su 16 ruote, capace di sollevare 560 tonnellate. E’ una gru mobile, guidata da un telecomando wireless direttamente dalla stazione gestionale. La macchina è dotata di un sistema di telecamere a circuito chiuso e di un generatore diesel da 22 kW che fornisce corrente allo yacht durante la movimentazione.
- Una gru carrabile dalla capacità di sollevamento pari a 35 t .
L’aspetto finale di questo sito cantieristico è quello di un piccolo “marina da diporto” di lusso, dove ormeggiare il proprio yacht in sicurezza.
Gli squali : due hangar per lavorazioni a zero emissioni
I materiali utilizzati per la costruzione dei capannoni sono facili da smontare e riciclabili al 98%. Le tecnologie impiegate sono le più avanzate al mondo e interamente italiane. Rispetto ad edifici industriali delle stesse dimensioni ma in cemento armato, la realizzazione dei due “squali” ha comportato una riduzione del 90% delle emissioni di CO2 prodotte durante il processo produttivo.
Ciascun capannone è alto 28 m, largo 22 e lungo 70 m, in modo che il travel lift possa introdurre al suo interno uno yacht di 50 m senza rimuovere radar, antenne e albero.
STRUTTURA PORTANTE : i capannoni non sono i soliti parallelepipedi in cemento armato, ma due strutture convesse in legno lamellare (abete, pino, larice) che ricordano l’ossatura di due enormi scafi rovesciati. L’intero progetto soddisfa i requisiti di resistenza al fuoco e ai fenomeni sismici. Gli elementi in legno sono stati forniti già piallati, trattati, tagliati e sagomati, pronti per la posa in opera.


INVOLUCRO ESTERNO: per realizzare il guscio da 8.200 m2, si è ricorso a calcoli di progettazione algoritmica e fabbricazione digitale, applicati alla geometria della struttura portante. Il rivestimento dei due capannoni è costituito da oltre 5.700 pannelli di alluminio preverniciati, di forma ottenuta tramite formulazioni matematiche.

I pannelli sono stati forniti in cantiere, già tagliati a laser e lavorati per adattarli alle diverse curvature del guscio. Per la complessità della geometria, non è stato possibile tracciare le linee guida del loro montaggio mediante modinatura. Perciò, si è provveduto a proiettare e individuare con raggio laser, i punti fissi indicati dal modello digitale. Inoltre, ciascun pannello è stato segnato con un numero, per garantire la posa nell’ordine corretto.

Le alte prestazioni attese dal materiale scelto per l’involucro, derivano dalle condizioni ambientali tipiche delle zone costiere. Lo speciale alluminio dei pannelli deve garantire resistenza alla corrosione (causata dalla salsedine), alle sollecitazioni del vento, ai raggi UV e anche ottima tenuta per evitare infiltrazioni d’acqua. Dev’essere, quindi, leggero ma robusto.

Condizioni operative all’interno degli “squali”
Lo spazio interno dei capannoni ha le seguenti dimensioni: 64 m di lunghezza, 22 m di larghezza e un’altezza di 21,5 m.
Dentro gli “squali” avvengono tutte le operazioni di refitting che necessitano di un luogo chiuso e controllato. La verniciatura degli scafi è tra le lavorazioni più delicate: essa implica un ambiente coibentato, un impianto di climatizzazione affidabile e sistemi di aspirazione per rimuovere polveri e solventi. Inoltre, le fonti energetiche coinvolte nel processo di riverniciatura di questo cantiere, non producono CO2 come prodotto di scarto.

Infine, è doveroso sottolineare che l’attenzione alle emissioni inquinanti è stata posta sia per la costruzione del cantiere, che per il suo funzionamento: i capannoni sono dotati di un efficace sistema di isolamento termico che permette di mantenere costante la temperatura desiderata, riducendo i tempi di attivazione dell’impianto HVAC. Inoltre, per alimentare quest’ultimo, vengono utilizzati gas refrigerante naturale e acqua di mare come fonte di energia. Questa scelta responsabile comporta un consumo energetico complessivo di esigua entità.