MSC crociere e Covid 19, una vacanza possibile

È appena trascorso un anno da quando la pandemia causata da covid 19 ha stravolto le vite e cambiato le abitudini del pianeta, tra cui le crociere MSC.
Un anno caratterizzato dal susseguirsi di protocolli anti contagio che hanno messo in ginocchio il trasporto via terra e soprattutto via mare legato alle crociere.
Un anno fa le prime misure di prevenzione vietavano l’imbarco a persone che negli ultimi 30 giorni erano stati su suolo Cinese o che avessero avuto contatti con persone da lì provenienti.
Sorgevano le prime colonnine termoscanner alla base delle passerelle di imbarco e visite mediche a campione, misure che purtroppo si sono rilevate inutili.

È il caso della Diamond Princess che dal primo febbraio 2020 rimase in quarantena al largo di Yokohama, in Giappone, con a bordo 705 persone risultate positive.
Una storia che ha acceso i riflettori sul capitano Gennaro Arma, originario di Meta di Sorrento e capitano della Diamond Princess dal 2018.
Nel suo libro “La lezione più importante” il capitano racconta i concitati momenti e la difficoltà di gestire una nave che divenne in breve tempo il focolaio galleggiante più importante della storia.

MSC
MSC in navigazione durante una crociera

Le disposizioni attuali per MSC

Nel pieno di quella che gli studiosi definiscono terza ondata, sembra surreale pensare alla possibilità di svolgere una crociera in totale sicurezza, eppure è realtà.
La compagnia MSC, per tentare di ripristinare il servizio pur tenendo sotto controllo la sicurezza dei propri passeggeri ha presentato oggi le nuove direttive. Adotterà infatti a partire dal prossimo 14 Marzo, l’obbligo di tampone pre imbarco.
Sarà infatti sufficiente fare un tampone antigenico o molecolare entro le 96 ore dall’imbarco per poter ritornare a solcare il mare.

«Non ho mai fatto una crociera in vita mia, lo confesso. Ma dopo questo giro mi è venuta una voglia pazzesca», sono le parole pronunciate dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia al termine di una visita a bordo della nave da crociera Grandiosa.
«Ero curioso di vedere come funziona il protocollo di sicurezza che la compagnia ha organizzato e che permette a tante persone di fruire serenamente di una vacanza. È importante far sapere agli italiani che si può andare in crociera in sicurezza: è un segnale di ottimismo».

Il passaporto dato dai vaccini

In Italia, come nel resto del mondo, si registra una forte accelerazione alla vaccinazione. Un’arma che rappresenta l’unica via di uscita da questa pandemia. È lecito pensare che con l’arrivo del caldo, dei raggi ultravioletti nemici dei virus e dell’incremento della campagna vaccinale, si possa in estate tornare ad una semi normalità anche nel settore crocieristico.
Vaccini che attraverso un apposito passaporto, garantirebbero l’accesso sicuro dei passeggeri ma che fanno già molto discutere. Fin quando la possibilità di vaccinarsi non sarà estesa a chiunque vorrà farlo, il passaporto vaccinale rappresenta un simbolo di discriminazione tra persone che hanno potuto avere accesso al vaccino e categorie momentaneamente escluse.

Il cambio di rotta

Sulla base delle incertezze derivanti dall’adozione del passaporto vaccinale, sempre più compagnie di navigazione ridisegnano le proprie rotte circumnaviganti l’Italia.
«Sarà anche un’occasione per conoscere meglio il nostro Paese: un territorio che metà del mondo vuole visitare» spiega ancora Garavaglia.
Un’estate che si focalizza sulla nostra Penisola e che permetterebbe anche di far circolare l’economia italiana a favore delle nostre bellezze.

Il primo maggio è prevista la partenza di MSC Seaside, la più grande nave passeggeri costruita in Italia. La nvità riguarda anche il fatto che permetterà di visitare anche porti non toccati dalle precedenti crociere, ovvero Siracusa e Taranto. Un segnale di ottimismo e di buon augurio per la nostra Nazione.

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