La nave che non aveva rollio
Il moto di rollio rappresenta uno dei più fastidiosi moti navali che si possono riscontrare in mare mosso. Lo sanno bene i membri dei pescherecci che, a causa della geometria della nave e della mancanza di ancoraggio durante il servizio, sperimentano spesso disturbi.
Il rollio viene studiato da circa un secolo e si è alla continua ricerca di dispositivi che possano smorzare il disturbo in caso di mare mosso.
L’equipaggio di una nave riesce a sopportare meglio il malessere dovuto al rollio ma ciò non accade per i passeggeri che navigano poco.
La ricerca di soluzioni è quindi fortemente richiesta nel settore Passenger Ship e Mega Yachts.
Negli anni ‘30-35 del 900, fu varata a Trieste la nave Conte di Savoia, battezzata come prima nave senza rollio. Il clamore e il passaparola furono virali, cosi come anche la conferma delle prime prove in mare. La nave installava a bordo tre enormi giroscopi stabilizzatori Sperry che dovevano smorzare qualsiasi angolo di rollio entro pochi secondi.
In realtà il sistema funzionò solo in condizioni di mare poco mosso, rilevandosi totalmente inutile in caso di mare ben formato, facendo naufragare per sempre il progetto e l’entusiasmo.
Oggi si adottano dispositivi come alette antirollio o pinne stabilizzatrici, che permettono di ridurre le oscillazioni della nave e ridurre quindi il malessere a bordo.

Destriero, record navali
Le barche plananti sono caratterizzate dal fatto che all’aumentare della velocità si ha un miglioramento globale delle prestazioni navali e della tenuta, almeno fin quando non si svuota il serbatoio!
La nave Destriero, un monoscafo planante in alluminio con carena a V profondo, orgoglio Italiano e tra i primi con propulsione a idrogetto, rappresenta il simbolo della velocità e della potenza navale del XXI secolo.
La nave partecipò il 9 Agosto del 1992 al Trofeo Nastro Azzurro e nonostante polemiche legate alla registrazione in quanto nave passeggeri priva di passeggeri, riuscì a tagliare primo il traguardo.
I festeggiamenti vennero tenuti a Porto Cervo, in Sardegna, al termine della traversata record New York-Isole Scilly in Inghilterra.
Un record di 58 ore e 34 minuti ottenuto senza dover ricorrere a rifornimento e ad una velocità media di 53 nodi, ossia 98 km/h.
Oggi gli scafi plananti sono sempre più utilizzati, sebbene la loro applicazione si riserva a tratte brevi per questioni di autonomia e di tenuta al mare.

I disastri navali e il pandoro
La tragedia della Costa Concordia, del 2012, sebbene la perdita della nave e le molteplici perdite di vite, non rappresenta il disastro navale italiano peggiore della storia.
Il triste primato spetta infatti al piroscafo Principessa Mafalda che, nel 1927, colò a picco lungo le coste del Brasile in seguito ad una serie di circostanze navali davvero enigmatiche.
Durante l’ultimo viaggio prima dello smantellamento, la nave procedeva non senza difficoltà, verso l’ultima tappa del tour quando ad un certo punto i passeggeri avvertirono una fortissima vibrazione a bordo.
La paura a bordò si trasformò in terrore quando il responsabile di macchine informò il comandante del fatto che a causa della rottura dell’asse porta elica, una delle due eliche aveva colpito lo scafo creando uno squarcio enorme. L’acqua invase in pochissimo tempo tutti i volumi interni e sebbene i soccorsi furono immediati, circa 400 persone persero la vita.
Tra i fortunati superstiti salvati da una delle scialuppe di salvataggio calate in acqua dalle navi che accorsero, un pasticciere di Verona, Ruggero Bauli.
Proprio colui che negli anni seguenti mise appunto la ricetta del Pandoro Veronese e che non dimenticò mai la disgrazia a cui assistì da emigrante.

La nave più vecchia al mondo che galleggia ancora
La nave USS Constitution rappresenta la più antica nave al mondo ancora navigante. Varata nel cantiere navale di Boston nel 1797 entrò in servizio circa un anno dopo.
La nave ha partecipato alle molteplici guerre americane, compresa quella contro la Francia nel 1798.
In occasione del suo 200esimo anniversario, nel 1997 la nave riprese il largo. Fu infatti rimorchiata fin fuori al porto e poi a vele spiegate (fiocchi, vele di gabbia e driver) ha fatto tappa in 21 punti di interesse storico e culturale. Migliaia le persone pronte ad accoglierla, comprese cariche politiche e navali americane.
Oggi è ormeggiata nel porto di Boston e rappresenta la Nave di Stato. Trasformata in museo galleggiante e visitata ogni anno da milioni di visitatori da tutte le parti del mondo. Persone affascinate dalla storia ma anche della tenacia di una nave che non ha mai lasciato il mare.
A bordo si eseguono regolarmente esercitazioni e formazione dei nuovi cadetti della marina americana.

Il Titanic di Sichuan
Nella città di Sichuan è in costruzione dal 2016 una riproduzione in scala 1:1 del Titanic. I lavori termineranno nel 2022 e permetteranno a centinaia di persone ogni giorno di rivivere la traversata svolta dai passeggeri del famoso transatlantico. La particolarità sta nel fatto che la nave non lascerà mai il bacino di carenaggio in cui è realizzata. Grazie ad una serie di motori a vapore ed effetti speciali sarà possibile riprodurre il moto cullante delle onde dell’Oceano e il drammatico momento dell’impatto con l’Iceberg.
Gli interni e le sale riproducono fedelmente quelle del Titanic vero e ci saranno padiglioni museali navali in cui poter ospitare reperti recuperati dalle profondità.
Perfino l’Iceberg riproduce quello che causò la tragedia e suoni e luci renderanno l’atmosfera ancora più tetra.
L’iniziativa ha provocato molti dubbi e curiosità. Ci si chiede infatti, se esiste un pubblico che voglia rivivere gli istanti di una tragedia che ha scosso il mondo intero e ha determinato la nascita di normative di sicurezza più stringenti per evitare disastri simili.
Il proprietario del parco giochi che ospita la copia del Titanic stima 5 milioni di spettatori l’anno.
