Costruire un albergo di ghiaccio: l’IceHotel di Jukkasjärvi

A 14 km dalla città più settentrionale della Svezia e a 200 km dal Circolo Polare Artico, si trova il primo arctic resort del mondo: l’IceHotel di Jukkasjärvi. Costruire un albergo di ghiaccio è stata l’idea di Yngve Bergqvist, un lungimirante imprenditore che, nel 1991, promosse il progetto e ottenne l’Absolut Vodka come primo sponsor per il primo “Absolut Icebar“, realizzato all’interno dell’albergo. Grazie al suo investimento, 50.000 visitatori l’anno si recano nei pressi del fiume Torne per trascorrere una vacanza indimenticabile all’interno del famoso hotel, costituito interamente da blocchi di ghiaccio e neve pressata. Il successo dell’IceHotel è dovuto sia all’atmosfera, quasi fiabesca, creata tramite un’attenta scelta di opere di architettura e d’arte raffinate, ma anche alla maestria con cui si è realizzata una struttura fuori dagli schemi dell’edilizia classica.

La struttura dell’albergo di ghiaccio

La struttura dell’edificio, le opere d’arte, le suite e le sale d’intrattenimento dell’hotel non rimangono mai le stesse, ma cambiano negli anni: il fascino di questo luogo è legato anche al fatto che, ogni anno, una squadra di architetti, designer e artisti si riunisce per progettare il rinnovo degli ambienti. Potremmo definirla un’opera dalla costruzione “dinamica”, rinnovata e reinventata di continuo, che garantisce ad ogni visitatore un’ambiente davvero unico, anche nel caso egli volesse ritornare per una vacanza in futuro.

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Particolare di un arco in neve pressata, all’interno dell’IceHotel

Come avviene la costruzione :

I lavori hanno inizio verso metà novembre e durano circa 8 settimane. Al suo completamento, l’IceHotel è aperto agli ospiti tra dicembre e aprile, mese in cui il ghiaccio inizia a sciogliersi. Durante i mesi di apertura, l’albergo rimane ad una temperatura interna sotto lo zero, tra i -5 e i -8 °C.

Nel corso di marzo e aprile si raccolgono circa 30.000 tonnellate di neve e 5.000 tonnellate di ghiaccio dal vicino fiume Torne, che fornisce ai costruttori una materia prima dalle caratteristiche fisiche perfette per una messa in opera affidabile: grazie ad un continuo e scrupoloso monitoraggio del fiume, i blocchi ricavati sono di ghiaccio puro, privi di bolle d’aria, sedimenti o crepe, una condizione naturale unica e impossibile da riprodurre in modo artificiale. Per estrarre i blocchi dal Torne, si tracciano i loro profili direttamente sul letto del fiume ghiacciato, di solito per un’estensione di 1.300 m2; le loro dimensioni, in questa fase, sono: base= 2 m2 , altezza= 80 cm, peso= 2 t.

I blocchi così intagliati e la neve pressata vengono stoccati fino a novembre, in appositi magazzini.

Trasporto dei blocchi di ghiaccio dal fiume Torne. La breve distanza tra il fiume e l’IceHotel evita l’elevato inquinamento associato al trasporto di materie prime necessarie alla costruzione delle tradizionali strutture edilizie in c.c.a. o in pietra.

La struttura portante

Nei primi stadi della realizzazione dell’IceHotel si utilizzano 2500 blocchi di ghiaccio trasparente per costruire le parti strutturali dell’edificio: pareti, muri divisori, colonne, pilastri, soffitti e pavimenti. Come “malta” per assemblare i blocchi, si fa ricorso allo snice (snow and ice), un particolare stato dell’acqua ghiacciata. In questa fase, l’acqua non è del tutto liquida né solida, e si presenta come una sorta di sostanza cremosa. Le caratteristiche chimico-fisiche di questa miscela le conferiscono la stessa funzione che ha il cemento nell’edilizia tradizionale.

Gli interni

Una volta completata e messa in sicurezza la struttura portante, si prosegue con la divisione interna dei locali e con l’arredamento: l’hotel occupa una superficie di 5.500 m2 ed è composto da una sala principale, un bar, una piccola chiesa, un ristorante, la reception, una sauna e 60 camere. Per costruire tutte le opere architettoniche da disporre negli ambienti interni (ad esempio colonne ornamentali, archi e volte), si utilizza la neve pressata: essa è molto più semplice da modellare rispetto al ghiaccio. La procedura consiste nel definire, innanzitutto, i casseri (non in legno, usato per il conglomerato cementizio armato, ma in acciaio) aventi la geometria desiderata. In seguito, degli speciali cannoni introducono la neve al loro interno, in modo tale che risulti molto compatta. Si aspetta che essa si congeli, per poi rimuovere i casseri e rifinire l’opera nei dettagli.

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La chiesa dell’albergo, con volte e colonne in ghiaccio. Essa viene consacrata ogni anno.

Gli impianti

Per motivi tecnici legati alla temperatura e all’utilizzo del ghiaccio per la costruzione, l’albergo è privo degli impianti di condizionamento e idraulico. I servizi igienici si trovano in una piccola struttura in legno, adiacente a quella in ghiaccio. In questo piccolo edificio sono disponibili anche venti camere tradizionali, per chi non si trovasse a suo agio a dormire nell’IceHotel con sacchi a pelo e coperte di renna.

L’impianto di estrema importanza per questa tipologia di hotel è quello di illuminazione: un team di lighting designers si occupa di un’installazione intelligente delle luci. Una disposizione efficace delle fonti luminose è fondamentale per rendere più accogliente e confortevole un ambiente del genere. Il ghiaccio puro del sistema strutturale e di alcuni componenti d’arredo, come letti, tavoli, sedie e scaffali, assume colori insoliti se illuminato in modo sapiente. La neve pressata, di un bianco intenso, permette la riflessione della luce nei luoghi chiusi, un effetto che rende le stanze molto luminose con poco dispendio energetico.

Ice Hotel
Colori ottenuti con una sapiente disposizioni delle luci, in una sala dell’IceHotel

Le sorgenti luminose devono essere ben disposte anche per valorizzare le numerose opere d’arte in ghiaccio che, ogni anno, scultori da ogni parte del mondo realizzano nell’IceHotel, diventato la meta turistica più ambita da chi vuole ammirare l’aurora boreale da uno dei luoghi definiti come le Sette Meraviglie della Svezia.

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